I FUMI DELLA FORNACE – VII Edizione | COLLAB

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“Il Ma e la Contraddizione” per attraversare con la poesia, l’arte e il teatro gli interrogativi del nostro tempo, in una festa che ridona vita alla fornace di Valle Cascia.

Ambientato nella cornice di Valle Cascia, tra Macerata e Montecassiano, il festival si conferma come un appuntamento culturale capace di fondere linguaggi artistici e interrogativi del presente. Il tema scelto per l’edizione di quest’anno che si terrà dal 27 al 31 agosto è Il Ma e la Contraddizione, un invito a riflettere sulle ambiguità del tempo attraverso una proposta multidisciplinare che privilegia la ricerca, la densità poetica e l’indagine del gesto artistico.

Sotto la direzione artistica di Giorgiomaria Cornelio, insieme a Valentina Compagnucci, Giulia Pigliapoco, Elisa Michelini e Luca Luchetti (associazione Congerie), I Fumi della Fornace si propone come molto più di un festival: è un rito condiviso, un attraversamento collettivo dove l’arte si fa domanda, ferita, rovesciamento.

L’ex fornace, simbolo di archeologia industriale e memoria collettiva, si trasforma in un luogo liminale, dove la rovina si fa scena e il passato si intreccia con visioni di futuro. Tra riflessioni sul lavoro, pratiche di rigenerazione e urgenze ambientali, l’edizione 2025 si configura come un campo magnetico in cui le voci artistiche si confrontano con le contraddizioni del nostro tempo, trasformandole in materia viva. 

Il festival si compone di diverse rassegne, recital e laboratori, che dal mattino fino a notte inoltrata animano la fornace e il territorio circostante con pratiche artistiche diffuse e un’alternanza di voci e pensieri.


Isola e Isole – Dialoghi per il mondo a venire

La rassegna portante della pratica poetica del festival è Isola e Isole – a cura di Giuditta Chiaraluce (Edizioni Volatili)– uno spazio di parola e ascolto che ogni giorno riunisce poeti, filosofe, curatori, narratrici e artiste in una geografia frammentaria: un arcipelago di isole erranti che non cercano unità, ma collisione, prossimità e dialogo dissonante.

Tra le voci che si alterneranno negli incontri dedicati al tema della contraddizione: Adrian Bravi, Domenico Brancale, Mariachiara Rafaiani, Davide Susanetti, Alessandra Carnaroli, Giovanna Cristina Vivinetto, Rebecca Garbin, Tommaso Di Dio, Silvia Righi, Tommaso Ottonieri, Lello Voce, Adriano Ercolani, Riccardo Pedicone, Francesco D’Isa, Massimo Palma, June Scialpi, Mattia Tarantino, Simone Perotti e Mariachiara Rafaiani.

Tra gli incontri, un dialogo tra Roberto Paci Dalò, Gaetano Palermo, Silvio Castiglioni e Cristina Kristal Rizzo farà luce sulle nuove prospettive del teatro.


Parco della Poesia

Il Parco della Poesia sarà il cuore pulsante degli appuntamenti serali del festival, con una programmazione che intreccia recital, letture, incontri e concerti.

Si inizia con Lucamatteo Rossi che con Sconcerto angelico #1: Laggiù una parte per Bene, inaugura una trilogia dedicata alla forza trasformativa della parola. Il progetto esplora il linguaggio poetico come strumento di rinnovamento scenico, indagando le potenzialità visionarie e sovversive attraverso una partitura teatrale che coniuga voce, gesto e silenzio.

A seguire, il concerto di Luca Gemma Modugno sulla Luna – L’avventura di un cantastorie extraterrestre.

Nelle serate successive le letture di poeti e poetesse introdurranno incontri e recital con ospiti speciali come Simone Perotti e Rossella Or.

Il programma comprende anche il concerto di La Gang, lo spettacolo di Canio Loguercio 1963. Studio per la messinscena di un monologo con canzoni tristi, il recital di Luigi Lo Cascio, e MANDEL’ŠTAM, una variazione attorno alla voce del poeta Osip Mandel’štam a cura di Roberto Paci Dalò. A chiudere il programma, il live di Ciuma Trio, che porterà al Parco un set sonoro coinvolgente e sperimentale.


Rito teatrale collettivo

L’edizione 2025 vedrà il debutto di L’edera s’arrampica sulla storia, di Giorgiomaria Cornelio e Danilo Maglio, una produzione Congerie ambientata nell’ex Fornace di Valle Cascia. L’opera rappresenta l’ultimo capitolo del progetto L’ufficio delle tenebre, che comprende altri due capitoli teatrali e il cui testo sarà pubblicato nella collana poetica di Edizioni Tlon. 

In scena, il cortile di una fabbrica dismessa fa da sfondo all’incontro tra animali, operai, ribelli e memorie perdute: un atto di resistenza poetica dove l’edera, simbolo di crescita tra le rovine, si fa metafora di sopravvivenza e rigenerazione.


Rassegna DIFFUSA: Arti performative e residenze artistiche

L’arte visiva, performativa e la danza si fanno protagoniste nel programma di Diffusa, rassegna curata per il Festival da Giulia Pigliapoco

Intitolato Disobbedienze temporali. Pause, arresti, ripensamenti, il programma si rifà al tema generale del festival declinandolo sul concetto di nostalgia come tensione attiva tra passato, presente e futuro. 

A inaugurare la rassegna l’installazione KT1 – Kavallo di Troia, struttura mobile ideata dagli architetti Michele Anelli-Monti e Margherita Fiorini: un bestiario artificiale che attraversa la città, assedia gli spazi della festa e al tempo stesso li difende, offrendo al suo interno un rifugio temporaneo dal tempo e dallo spazio della realtà. 

Il programma ospita i lavori di artisti con proposte che si muovono tra linguaggi differenti. Francesco Corsi, performer, coreografo e artista visivo, propone un lavoro che ragiona sui buchi come spazio corporeo e metaforico di resistenza verso ogni forma di cattura identitaria. Natalia di Cosmo, coreografa e artista visiva, affronta la storia dei legs beauty contest con una performance che si focalizza sulla presenza di corpi sessualizzati e sulla loro riappropriazione dello spazio, non solo fisica ma anche sonora. Jacopo Jenna, coreografo e regista, mostra il cortometraggio risultato del progetto performativo Danse Macabre!, uno dei motivi iconografici più popolari della storia occidentale che si fa invito alla danza tramite film, musica elettronica e luci. Giacomo Lilliù, attore e regista, presenta sotto forma di lecture performance, in collaborazione con Stefano Fortin, la prima tappa della sua ricerca triennale sul ripensamento del ruolo del buio e della visione nel teatro. Domenico Antonio Mancini, artista visivo, traccia una geografia espansa di Valle Cascia a partire da ciò che la costituisce: i mattoni della Fornace. Gaetano Palermo e Michele Petrosino, coreografi e performer, portano una performance site-specific in cui il corpo si trova in bilico tra sonno e veglia, resistenza e resa. Davide Tidoni, artista interdisciplinare, esplora la materialità di microfoni e altoparlanti, presentando poi un momento di ascolto che esprime un approccio intimo, spontaneo e partecipato alla pratica della registrazione.

Completano la rassegna due laboratori: uno dedicato alla consapevolezza corporea e relazionale curato da PoEM – Potenziali Evocati Multimediali, ed un secondo, condotto da Laura Pante, incentrato su pratiche di movimento somatico e scrittura coreografica, cui seguirà una restituzione performativa all’interno di Diffusa.


Abbecedario dei paesaggi 2025 – Tra pratiche e (ri)volte

L’edizione 2025 Tra pratiche e (ri)volte di Abbecedario dei paesaggi, a cura di Valentina Compagnucci ed Elisa Michelini si articola in due direzioni: le pratiche, intese come atti artistici e poetici legati al luogo (azioni, archivi viventi, performance) e le (ri)volte, intese come gesti di immaginazione radicale e dissenso, capaci di creare spazio per ciò che ancora non è istituzionalizzato o visibile. 

Il progetto mira a costruire una biografia collettiva del territorio attraverso interviste, pratiche site-specific e restituzioni poetiche, realizzate assieme al Dipartimento DICEA dell’Università La Sapienza di Roma (Vanni Attili – Natalia Agati – Paola Granato – Serena Olcuire). Le voci raccolte diventano dispositivi performativi che riflettono sul paesaggio, sulla memoria e sulle trasformazioni sociali e ambientali in atto. Sabato 30 agosto Marco De Marinis e Laminarie / DOM – la cupola del Pilastro dialogano con le curatrici nell’incontro Teatro e Periferie: praticare lo spazio per portare la ricerca anche sul rapporto tra scena teatrale e contesto periferico contemporaneo. 


Corrispondenze dalla villeggiatura – Uscire nella pupilla – Cose viste scritte parlate di Patrizia Vicinelli

Protagonista di quest’anno di Corrispondenze dalla villeggiatura – lo spazio espositivo che ogni anno si concentra su una figura di spicco della scena poetica italiana – è Patrizia Vicinelli (1943-1991) poeta, artista, performer e attrice bolognese alla quale i curatori Andrea Balietti, Gloria Falasco, Roberto Capozucca dedicano la mostra Uscire nella pupilla – Cose viste scritte parlate di Patrizia Vicinelli a oltre trent’anni dalla sua scomparsa. La mostra ripercorre l’opera di Vicinelli fin dal suo esordio poetico. Tra sperimentazione e underground, la mostra vuol tracciare il percorso di conquista di un linguaggio autonomo di Vicinelli, in controtendenza con la tradizione letteraria e lirica.

La mostra è visitabile per tutta la durata del festival.


Universo a Sonagli – dopofestival

Il dopofestival Universo a Sonagli chiude ogni serata spostando la festa nell’aera verde di Valle Cascia. L’edizione 2025 a cura di Simone Doria e realizzata in collaborazione con l’etichetta Oceani e il supporto di Usma Radio, accenderà i riflettori sulle realtà musicali attive nella regione Marche, coinvolgendo collettivi, etichette e progettualità che operano nella diffusione culturale e nella ricerca sonora. 

Notte dopo notte Simone Doria, Nando the Butcher (Bloody Sound Record), EOTO (Only Fucking Labels), GCAP, TINOSAN, TMT (Bass Unity), Cruzio, Attendances (Circuit Collective) e Paolo Bragaglia daranno vita a un dialogo acustico con il pubblico, componendo una sintassi musicale plurale, capace di riflettere le contraddizioni, le stratificazioni e le diversità del territorio. 

I Fumi della Fornace, il cui manifesto è disegnato da Domenico Antonio Mancini, torneranno ad accendersi così, tra parole, visioni e contraddizioni che non chiedono soluzione ma ascolto, attraversamento, desiderio.

I biglietti saranno disponibili sul sito web (www.congerie.org) e in loco, con tariffe agevolate per chi sta tutta la giornata del festival. 

Ogni sera sarà possibile cenare in loco grazie alla presenza di food truck del territorio e tavoli comunitari. Per chi desidera soggiornare presso Valle Cascia, il festival metterà a disposizione un campo tende e alcune convenzioni con strutture ricettive del territorio.

Il Festival ha il patrocinio di diversi comuni del territorio marchigiano, che hanno saputo riconoscere il valore della manifestazione (i Comuni di Montecassiano, Appignano, Filottrano, Loreto, Macerata, Montelupone, Petriolo, Porto Recanati, Recanati, Tolentino e Treia) e quello della Regione Marche. L’evento è patrocinato anche dall’Accademia di Belle Arti di Macerata e dall’Università di San Marino.