Patrizia Baglione / consiglia
Gaspare si sveglia presto tutte le mattine perché di lavoro fa il netturbino. Ama quello che svolge: ogni cosa lo costringe alla lentezza, ad assaporare le prime luci dell’alba, la vecchietta che legge, il postino che si prepara. È un lavoro stancante ma con lui c’è anche Carlo l’autista ed Elsa la sua compagna sul predellino del camion.
L’uomo presta sempre attenzione a ciò che ha intorno ed é rimasto molto colpito dal bambino con il giubbetto giallo: va a scuola con un monopattino ed é impossibile non accorgersi di lui! Una mattina, però, del ragazzo non c’è traccia fino a quando Gaspare trova tra un bidone e l’altro il suo monopattino senza ruota e dall’altra parte della strada lui sconsolato che si incammina.
Ecco allora un’idea! Dopo essere tornato a casa il netturbino, grazie ai suoi tesori riciclati, utilizza una ruota di carrello per aggiustare il monopattino del suo amico. Basta poco, in fondo, per far tornare il sorriso a qualcuno: po’ di amore e un pizzico di fantasia.
La sveglia di Gaspare suona presto quando quasi tutto il mondo dorme, ma è felice di potersi godere quell’attimo prima del giorno.
** riflessioni **
Ho molto apprezzato questo albo edito da Quinto Quarto. Poetico è lo sguardo della storia e delle sue bellissime illustrazioni. I temi che affronta sono diversi, tra questi: l’umiltà e la passione per il proprio lavoro, la lentezza dei gesti, la capacità di vedere una soluzione ad ogni cosa, il rispetto verso il prossimo.



